venerdì 29 marzo 2024

 Individui di buon cuore, gentili, amorevoli, generosi
cristalli di ghiaccio ben disposti, mai uguali l'uno all'altro
come fiocchi di neve, come tutto appare simile da lunghe distanze
come tutto si adegua alla prospettiva
Individui di buon cuore, prosperate, diffondetevi
non abbiate timore
preservatevi di mutazione in mutazione perpetuandovi
siate quell'antidoto allo sterminio
 Individui di buon cuore
 
E chi quel buon cuore deve ricrearlo
istante dopo istante
che s'aguzzano gli artigli e scintillano gli aculei
come d'istinto
o velandosi di noncuranza
E chi istante dopo istante
deve dissuadere la sua natura
la natura di cui attorno si è circondato
come a ripararsi
come a bandirsi
e chi supponendo di preservarsi s'accorse di quanto fossero
profonde e solide quelle mura
affilati e aguzzi gli artigli e gli aculei
e istante dopo istante
deve dissuadere quell'istinto ormai sedimentato
e mostrarsi con grazia al mondo
ritrovando quel buon cuore in un riflesso
 
Non ho nulla da lasciare al mondo
se non molecole e rinnovata energia
 


sabato 24 giugno 2023

Vivi nascosto

Occultami, palpebra della fronte, ristorami d'ombra 

Vivi nascosto

Fra la gente, in mezzo ai popoli, senza una maschera a svelarti d'intorno

Vivi nascosto

Leggero, asseconda la gravità, asseconda il contenitore, sii contenuto

Vivi nascosto

sotto l'egida d'una mente stabile, compatta, che possa soccorrerti

Sonda l'ignoto, vivendo nascosto

lunedì 24 aprile 2023

 Prego
Sull'erba sdraiato accogliendo del sole il respiro
il cinguettio degli uccelli
lo stormire delle foglie che rivelano il vento
il fruscio degli insetti.
Diffondo la preghiera senza scopo
senza intenzione.
Non conoscendola non dubito della divinità che lambisce al mio respiro
della tacita invocazione
che nulla chiede per sè e per stessa
 

sabato 7 gennaio 2023

E IO...

E io, approfitto del vento
di ogni congiunzione, maestrale e bonaccia...
la deriva dei sentimenti
eran un unico pulsante grumo 
ero adatto alla sopravvivenza
a risentirmi l'eco stonata
a prendermela per un nonnulla e ad uccidere idoli
sterminati, uno dietro l'altro cadaveri ammucchiati
sterco per qualcosa di migliore
di più bello che sarebbe potuto germogliare
crescere e fiorire
non prima d'aver accoppato l'ultimo
idolo me stesso
ero un unico pulsante grumo
contratto inadempiuto che il tempo s'era cristallizzato
e lo spazio ignoto
ed io ignoto
E io, aprofittai del vento
di un sasso gettato nella palude
mi scossi scuotei di dosso un brivido spalancai gli occhi
spalancai il cranio
si mosse ogni cosa
ridistribuendosi
quasi come fosse pazzia lampi dagli occhi emettevo raccoglievo
raccoglievo emettevo respiro come mai
come le piante le radici 
come il fondo che dietro i quanti e quark e quant'altro
fu come se fossi il campo
quel campo dove ogni cosa si svolge
si smaschera
si presenta qual è
E io, migrai
transumai
lasciandomi andare s'una distesa che ero io stesso
alla deriva osservando come tutto facesse parte
d'una unica volontà di consapevolezza. 
 

venerdì 28 ottobre 2022

E LEI..

 E lei viene sempre a prendermi
quando il vento porta via i capelli
quando i germogli vinti dalla nostalgia s'incupiscono
schiacciandosi
schiacciandomi
lei vien sempre a prendermi
quando non ci sono e sono s'un filo d'erba
agitato dalle ali batter d'un qualche insetto
uno qualsiasi che tanto è lieve
ed un attimo
e lei viene sempre a prendermi per mano quando stringo forte il cuore attorno a un baratro
e trattengo il fiato
e trattengo le onde
e trattengo particelle e luce
ed eclisso
come voltandomi come dandoti le spalle
lei viene sempre a prendermi
sollevandomi alla finestra dove tutto è così da sempre
dove tutto si rischiara della notte
dove tutto mi respira

 

                                            
TUTTO TACE

domenica 12 dicembre 2021

DOPO...


 

Estratto da Midnight Mass

giovedì 9 dicembre 2021

SVELAMENTO


 dovendo scegliere se o mi lasciai si lasciò venne lasciato andare alla corrente, più come se fosse una volontà altra, più ampia, e consapevole che quella fosse la cosa giusta da fare lasciarsi andare si mi adagia adagiò al flusso con spontaneità e come se se come fosse parte di sè e parte di esso. Sospinto nel mezzo un'altra porta che non c'era non era stata presa in considerazione sino a che una forza che non so cosa fosse trascinandolo come se si facesse il vuoto tutto attorno e lui io io e queste membra estese ci addentrammo dove era vero e chiaro che io fossi che noi varcassimmo senza nessun impedimento.